Più di un mese è passato dall’ultimo post sensato, e senza nemmeno le forze per i resoconti settimanali. È stato (ed è tuttora) un periodo complicato…

  • 🎉 C’è stato innanzitutto un compleanno importante (ed i festeggiamenti non sono ancora terminati… non per un vero motivo ma non è un male estendere il mood festivo un po’ più del necessario), e regali, e tempo speso con amici, per cui e ai quali sono molto grato.

  • 💼 …ma c’è stato anche un eccesso di lavoro, per il quale sono molto meno grato. In questo senso, c’è bisogno di cambiamento, in un modo o nell’altro.

  • 📝 Nessun post, ma nel frattempo ho iniziato un diario (privato), che, non chiedetemi perché, scrivo in inglese. Galeotta fu la nuova app Journals su iOS, che subitissimo ha lasciato il passo alla più avanzata e gradevole Day One, che a sua volta è stata soppiantata dal più economico e versatile Obsidian… soprattutto perché è difficile giustificare una spesa annuale di quasi €40 per quello che è sostanzialmente un text editor a formato proprietario.

  • 🖥️ Un auto-regalo: un nuovo e moderno iPad (a sostituire Padomar II che aveva ormai 9 anni), con Pencil per provare a ricominciare a disegnare, qualcosa che non facevo da decadi. Non è chiaro a quale scopo, francamente - non aspiro certo a diventare artista - ma è un’attività che (il più delle volte) è piuttosto rilassante. Apprezzata anche la funzione che trasforma la scrittura a mano in testo, anche se se serve soprattutto a ricordarmi quanto orripilante la mia calligrafia sia diventata.

  • 👨🏻‍🎓 Ho raggiunto un sedicente livello C1 in francese, cosa che suona più altisonante di quanto sia la realtà. Il vero trionfo è stato completare il corso nonostante l’orario delle lezioni ed il programma, molto poco interessante sia per contenuti che per grammatica. Molto del merito va all’insegnante, che è riuscita comunque a rendere piacevole il tempo trascorso.

  • ♟️ Ho ripreso la pratica di provare a risolvere i Cruciverba Criptici del The Guardian external link . Un’attività che dà piccole-grandi soddisfazioni di quando in quando, sebbene ancora molte delle definizioni mi risultino incomprensibili anche dopo aver trovato la parola giusta. Certo mi ci vuole una media di tre ore (sparse qua e là durante le giornate) per risolvere quasi completamente uno schema, laddove i solutori madrelingua impiegano forse mezz’ora, ma ok, non pretendiamo troppo…